L’importanza della diagnosi precoce del tumore al polmone e il nuovo position paper presentato a Roma. Screening con tac a basso dosaggio.
L’implementazione di programmi di screening per il tumore al polmone rappresenta un passo cruciale per la sanità italiana. Presentato a Roma il nuovo position paper “Tumore al polmone: la via maestra è la diagnosi precoce”, che sottolinea la necessità di screening con tac a basso dosaggio per la popolazione a rischio.
Il documento, realizzato con il contributo di Johnson & Johnson MedTech, raccoglie le opinioni di esperti della comunità scientifica, associazioni di pazienti e istituzioni, promuovendo un programma di prevenzione uniforme su tutto il territorio nazionale.
L’importanza della diagnosi precoce nel tumore al polmone
Il tumore al polmone è tra le neoplasie più diffuse e mortali in Italia, con circa 44mila nuove diagnosi nel 2023. La malattia rappresenta un peso enorme per il sistema sanitario e per i pazienti, con un tasso di sopravvivenza a 5 anni particolarmente basso: 16% per gli uomini e 23% per le donne. La diagnosi precoce è, quindi, fondamentale per migliorare le prospettive di cura e ridurre l’impatto della malattia.
Attualmente, solo il 26% dei pazienti viene diagnosticato in uno stadio iniziale, mentre il 44% presenta già una forma metastatica al momento della diagnosi. Lo screening rappresenta una soluzione efficace, permettendo di individuare la malattia in fasi meno avanzate, dove le opzioni terapeutiche sono più efficaci e la sopravvivenza aumenta notevolmente. Infatti, i dati mostrano che la sopravvivenza a 5 anni può raggiungere il 60-70% nei pazienti diagnosticati precocemente.
Screening: una strategia per una sanità sostenibile
Il nuovo position paper pone l’accento sull’importanza di uno screening strutturato e uniforme su tutto il territorio nazionale. Il presidente della Società italiana di endoscopia toracica, è essenziale che il programma di screening venga valutato per garantirne l’efficacia e la sostenibilità economica. A livello internazionale, i dati dimostrano che nelle aree con maggiore copertura di screening, come il Nord Italia, si osserva una significativa riduzione della mortalità per tumori, inclusi quelli al seno e al colon.
Le istituzioni sono chiamate a rispondere con un impegno concreto, integrando lo screening del tumore al polmone nelle politiche sanitarie nazionali e affrontando le sfide operative esistenti. l’amministratore delegato di Johnson & Johnson MedTech Italia, sottolinea che “l’accesso a una diagnosi precoce è indispensabile e deve essere reso disponibile a tutti i cittadini”. Come ripreso da adnkronos.com
Promuovere e ampliare i programmi di screening per il tumore al polmone rappresenta non solo un’opportunità per salvare vite, ma anche per ottimizzare le risorse del sistema sanitario. La diagnosi precoce è la chiave per affrontare efficacemente questo “big killer” e garantire un futuro migliore ai pazienti.